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Tracce di "gotico" a Padova

E' nel 1276 che, in seguito ad una delibera del Consiglio Comunale, hanno inizio, a Padova, i lavori di costruzione della Chiesa degli Eremitani, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, il cui convento oggi ospita il Museo Civico agli Eremitani. Dal 1306 l'edificio, costituito da un'aula allungata a tre cappelle, priva di transetto viene ampliato su progetto del maggior costruttore patavino dell'epoca, Fra' Giovanni degli Eremitani. Non mancano in questo edificio riferimenti al gotico, a partire dal rosone in facciata. Padova rimane centro eminente del Veneto anche intorno al Trecento: in questi anni, infatti, si sta concludendo la costruzione della Basilica del Santo - primo esempio di edificio voltato in terraferma - con il suo coro in gotico francese, che ospita le reliquie del patrono della città.

Padova. Basilica di Sant'Antonio.

Padova. Basilica di Sant'Antonio.

Ma il gotico a Padova non interessa solo l'architettura ecclesiastica: nel 1219 fu infatti completato il Palazzo della Ragione detto anche Salone, per la vastità del suo unico ambiente chiuso, destinato ad accogliere le magistrature comunali. Nel Trecento gli vennero aggiunte sui fianchi due logge e l'attuale copertura, a forma di carena di nave rovesciata, sempre ad opera di Fra' Giovanni degli Eremitani e venne affidato a Giotto e alla sua bottega il compito di affrescare le pareti della grande sala, ciclo pittorico purtroppo andato perduto nell'incendio del 1420.